In
questi ultimi anni l'affermarsi anche nel nostro Paese di grandi
complessi come centri commerciali, parcheggi per autoveicoli, aeroporti,
industrie, ecc., ha creato il problema di poter garantire un adeguato
controllo di queste strutture, non solo nei confronti di eventuali
malintenzionati ma anche di tipo tecnologico come, ad esempio, il
controllo dei processi produttivi.
L'incredibile
sviluppo dei CCD nelle telecamere e dell'elaborazione digitale del
segnale video permette oggi di realizzare impianti di videosorveglianza
con prestazioni impensabili fino a qualche tempo fa.
Oggi
è quindi limitativo pensare ad un impianto TVCC solamente
come ad un sistema passivo di visione e registrazione delle immagini;
è sicuramente più appropriato considerarlo anche come
un sistema attivo in grado reagire alle situazioni d'allarme, in
modo autonomo con Activity o Motion Detector oppure interfacciato
ad un sistema antintrusione per completarne le prestazioni.
Un
sistema antifurto infatti consente normalmente un'ottima rivelazione
d'allarme, ma tutti presentano, anche il più raffinato, un'importante
limitazione: fornire la possibilità d'identificare l'intruso
dopo l'effrazione se, come purtroppo accade spesso, non viene arrestato
sul posto dalle forze dell'ordine.
Per
ovviare a questo problema si rende necessario affiancare all'impianto
antifurto un sistema di videosorveglianza per poter permettere l'identificazione
dell'individuo.
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